martedì 31 dicembre 2013

capodanno

...e verranno a cena un po' di parenti e non sopporterò nessuno, soprattutto non sopporterò il loro amore, 
e a una certa ora farò finta di avere appena deciso che non ho voglia di andare da nessuna parte, mentre in realtà l'ho deciso da tempo, anzi, non l'ho nemmeno deciso, già lo sapevo
e mia sorella mi chiederà allora di uscire con lei e me lo chiederà anche mio fratello, ma non insisteranno perché mi conoscono
e quando finalmente tutti sloggeranno mi metterò a ordinare e pulire la casa
e poi sarò sola
e mi siederò sul lato destro del divano 
e mi fermerò a pensare che è un nuovo anno, banalmente e doverosamente,
penserò a quanto sono stata cretina,
che mi sono sopravvalutata credendo che bastasse ripetermi di non cascarci per non cascarci,
che appena mi sono resa conto, perché mi sono resa conto subito, non è bastato tacere, tagliare, sforzarsi, trattenersi,
che questa vulnerabilità mi sta tagliuzzando in mille modi mille parti del corpo,
e proverò un po' di pena per me stessa, a ragione, per il nucleo di incredibile ingenuità e fiducia che mi ha fottuto malamente con il mio benestare
e proverò imbarazzo per quanto mi sono mostrata ridicola
e penserò che passerà, che me la farò passare, mica ci sono alternative...


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