mercoledì 11 luglio 2018

Guarire

Prendi gli ansiolitici.
Reagisci.
Psicoterapia.
Esci.
Distraiti.
Sforzati.
Guarisci.
Guarisci.
Guarisci.

Si guarda al dolore come fosse una malattia da debellare
non può durare più del tempo di una sigaretta.
Io non voglio distrarmi e non c'è niente da curare.
Il mio è un dolore semplice, senza orpelli.
Ha bisogno di tempo
un tempo che questo presente contratto non ha.
Per lui infilo la mano in questa contrattura
lacero il presente
lo faccio a pezzetti che tiro in aria come coriandoli.

Faremo una lunghissima festa
io e il mio dolore.


martedì 10 luglio 2018

Comprimersi

Ho imparato a comprimermi
fino a farlo diventare un istinto.

La mia malattia è chiusa
nei miei quaderni chiusi.

Prima, bravura:
scrivere, strappare, accartocciare, buttare.

Ancor prima, eccezionalità:
pensare le parole, canticchiarle, cancellarle.

Adesso, errore:
conservarsi.

Una sconfitta
la mia malattia è degenerativa.

sabato 23 giugno 2018

Cassandra

Ho ragione nel futuro
la ragione della veggente
dunque ho sempre torto
nel presente.

sabato 3 marzo 2018

paralisi

come conduttura rotta
inonda il pavimento
spazzando via senza discriminanti
tutto quello che incontra

come catarro
così pastoso nel petto
impedisce il respiro
il minimo movimento

come squirtata
in un film porno
una tale potenza
da rendere tutto indistinto

come vomito
incontrollabile
sale all'improvviso
bruciando esofago e naso

questo dolore

venerdì 2 marzo 2018

Non

Sott'acqua
come pesci
siamo tutti muti
ma non esiste posto
che ci renda sordi.

mercoledì 21 febbraio 2018

Puzza di freddo

Puzza di freddo
di plastilina impastata infinite volte da mani sudate
di pollina agli angoli di gabbie anguste
di sangue rappreso su un fazzoletto di carta
di catarro nero di fumo

giovedì 4 gennaio 2018

Volizione

Costringersi
nel claustrofobico corridoio
di lucidità intontita
tra le spaziose stanze
speranza e disperazione.

Scegliere
tra pillola blu e pillola rossa
il placebo
una verità confusa e instabile
da preferire a due verità inossidabili.

sabato 25 novembre 2017

Quindici libri

Una volta
tre anni fa, tre giorni fa
mi sono innamorata.

Un "vattene"
non detto.

Un "me ne vado"
non pronunciato.

Come le storie a bivio
nei Topolino degli anni Ottanta.

Come il tempo lineare
ottusa.

Un miraggio
più sembrava vicino
più era lontano.

martedì 17 ottobre 2017

Unsafe places

Quando hai strizzato tette a un concerto approfittando della confusione
Quando hai sfiorato un culo salendo sul bus
Quando hai esclamato “mi farei fare un pompino”
Quando hai bisbigliato che quella bocca rossa era da baciare
Quando hai detto a voce alta “bellissima”
Quando avete “fatto finta” di circondarla mentre passava
Quando vi siete dati di gomito
Credendo fossero complimenti.

Quando ha dovuto decidere che strada fare da sola di notte
Quando non è andata all'ultimo spettacolo
Quando si è messa il reggiseno anche se le dava fastidio
Quando si è chiesta se quella gonna fosse troppo corta
Quando si è chiesta se ti stava mandando segnali sbagliati
Quando si è infilata di corsa in un bar
Quando è uscita piano dalla stanza
Credendo fossero colpe.

lunedì 7 agosto 2017

miraggio

quando niente è al suo posto
perché il posto nel quale tutto sarebbe a posto
è solo un miraggio
l'invenzione di un corpo consumato
di un sangue intossicato di menzogna
non resta che spostarsi
a tentoni e con gli occhi chiusi
i residui di cervello tra i denti