Non riesco a capire il senso degli anni che passano
guardando la mia pelle
che non dice niente, muta,
si rifiuta di raccontare la storia
o è disposta soltanto a imbrogliare
credendo di conoscere verità negate a chiunque.
Gli unici segnalibri sono le cicatrici
che io stessa mi sono procurata
ricordi finti fitti nel tempo.
L’eternità è annegata nel mio corpo
fissando i suoi occhi ciechi
alla sola fotografia in suo possesso.
Indecisa se ricordare il passato
o riscrivere il futuro
mi perdo nell’elenco telefonico
alla ricerca di un indirizzo che non conosco,
sulle mie braccia
non si legge nessuna mappa.
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